Monday, 7 May 2018

Book review: Mio caro serial killer - A. Gimenez-Bartlett


Pedra Delicado e' un mito: un mix tra una versione femminile di Schiavone e una versione spagnola di Agatha Raisin. Diretta, forte, senza peli sulla lingua, non convenzionale, con un senso dell'umorismo tutto suo. Le scenette tra lei ed il suo vice Fermin Garzon sono sempre spassose, i due sono come cane e gatto, ma in fondo inseparabili.
Ho letto svariati altri romanzi della serie e Pedra non delude mai. In questo romanzo vi e' anche un personaggio nuovo dalla polizia autonoma della Catalogna, che aggiunge pepe al gia' consumato duo.
Il giallo di per se' e' accattivante, un intreccio di storie di solitudine e disperazione che cercano l'amore tramite agenzie matrimoniali. L'unico pero' che ho di questo libro e' che e' un po' tirato per le lunghe e io voglio sapere come finisce senza troppe descrizioni di svariate colazioni al bar o campeggi in ufficio.
Nel complesso un bel giallo con una protagonista la cui personalita' e' cosi' forte da non stancare mai.

Overall rating:  6,5     Plot: 7     Writing style: 6,5      Cover:  8



Title: Mio caro serial killer


Publisher: Sellerio
Pages: 480
Publication year: 2018

The Plot:
L’ispettrice Petra Delicado di Barcellona è un po’ giù, sente che gli anni le sono piombati addosso tutti insieme. Un nuovo caso la scuote, un delitto «mostruoso e miserabile» che la rimescola dentro in quanto donna.
Una signora sola, mai sposata, con un piccolo lavoro e una piccola vita, è stata trovata accoltellata. L’assassino si è accanito su di lei e ha poggiato sul corpo martoriato un messaggio di passione. L’indagine mette in luce che in quella esistenza era entrato l’amore, quello che illude e sconvolge una «zitella», come ripetono i maschi facendo imbestialire Petra. Tutto parla di femminicidio.
Inizia con l’inseparabile vice Fermín Garzón il tran tran da segugi di strada che annusano il sospetto, un uomo insignificante che non lascia tracce. Però il rituale di sangue e lettere d’amore si ripete uguale ai danni di altre vittime. Si stende l’ombra preoccupante del serial killer e, anche per compiacere la stampa, alla coppia viene aggiunto, con funzione direttiva, un ispettore della Polizia autonoma della Catalogna, un giovane dal piglio moderno, rigido e pedante. Tutto l’opposto della collaudata coppia di sbirri, abituati a farsi sorprendere dalle intuizioni, ad attardarsi tra birrette e tapas insaporite dal continuo battibecco. Così l’indagine prosegue nella tensione tra due generazioni e due modi opposti di investigazione e di vita. E forse questo allude metaforicamente allo scontro attuale tra i due patriottismi iberici. E porta dentro un bizzarro mondo metropolitano, le agenzie per cuori solitari. Nulla di straordinario per Petra che finisce sempre coll’immergersi dentro i misteri di una quotidianità piena di risvolti oscuri. Ma stavolta per sciogliere un’intricata matassa di colpevoli che sembrano vittime e vittime colpevoli Petra e Fermín devono affidarsi a un’indagine logica, quasi da detective deduttivi non da piedipiatti; e soprattutto la dura ma empatica poliziotta deve affrontare un assassino disumano. «L’essere umano può essere rabbioso e crudele, ma se non è psicopatico non arriva a tanto». E, forse a causa dello stress, forse per l’amarezza della verità, la commedia tra lei e Fermín corre più veloce del solito.

The Author:
Alicia Giménez-Bartlett (Almansa, 1951) è la creatrice dei polizieschi con Petra Delicado. I romanzi della serie sono stati tutti pubblicati nella collana «La memoria» e poi riuniti nella collana «Galleria». Ha anche scritto numerose opere di narrativa non di genere, tra cui: Una stanza tutta per gli altri(2003, 2009, Premio Ostia Mare Roma 2004), Vita sentimentale di un camionista (2004, 2010), Segreta Penelope (2006), Giorni d’amore e inganno (2008, 2011), Dove nessuno di troverà (2011, 2014), Exit (2012) e Uomini nudi (2016, Premio Planeta 2015). Nel 2006 ha vinto il Premio Piemonte Grinzane Noir e il Premio La Baccante nato nell’ambito del Women’s Fiction Festival di Matera. Nel 2008 il Raymond Chandler Award del Courmayeur Noir in Festival.

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