Un romanzo alquanto difficile da digerire, molto crudo e duro e tragico. Caterina ha una vita prima e una dopo l'adozione: il prima e' fatto di suoni, colori, sensazioni, orrori, solitudine, deformazione; il dopo e' fatto invece di stabilita', guarigione, parole.
Ma Caterina riesce a malapena a rincociliare la se stessa di due mondi cosi' diversi, la devozione di una madre adottiva e il senso di vuoto lasciato dalla famiglia di origine. E questi sentimenti emergono ancor di piu' quando la madre adottiva di Caterina si suicida insieme al compagno, senza lasciare un biglietto, senza una ragione apparente.
Ad Atene Caterina incontra il figlio del compagno della madre, Daniele, la cui energia e' esageratamente carica e che rivela molte cose del padre a Caterina, che la spingono a farsi molte domande sulla madre.
Un libro sul ritrovare se stessi o sul non ritrovarsi, sul passato che su di noi incombe e ci plasma, sui rapporti genitori-figli adulti.
Molto intenso, anche se breve.
Overall rating: 6,5 Plot: 6,5 Writing style: 7 Cover: 6
Title: Essere vivi
The Plot:
La vita di Caterina è scandita in due tempi, ben separati tra loro. Nel primo c'è una bambina che insegue una fila di formiche. Un cane che guaisce oltre la porta, i rami di un melo, sei anni d'infanzia muta cancellati dal fuoco. Nel secondo ci sono un lavoro, un marito, due figli. C'è la donna che Caterina è diventata, dopo aver imparato faticosamente i passi e le parole. Tutto ciò che sta in mezzo è merito di una straordinaria madre adottiva, la donna vitale e insaziabile il cui corpo giace oggi in una stanza d'albergo, accanto a quello del suo uomo. Ed è proprio qui che Caterina si ritrova insieme a Daniele, il figlio di lui, per cercare di ricostruire il corso degli eventi. È in questo pugno di giorni che la sua vita per la prima volta le si rivela intera. Daniele ha un'allegria forsennata, un'energia che rompe il guscio delle cose, e Caterina una capacità strana, la facoltà visionaria d'indovinare gli sconosciuti. La morte dei loro genitori è l'unica cosa che hanno in comune, ma la libertà disperata di quei pochi giorni insieme insegnerà a entrambi un modo nuovo di stare al mondo.
The Author:
Cristina Comencini è nata e vive a Roma. Figlia del regista Luigi Comencini e madre di Carlo, Giulia e Luigi, esordisce al cinema come attrice nel 1969, diretta dal padre in Infanzia,vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, accanto a Tina Aumont e Maria Grazia Buccella. Laureata in Economia e Commercio con Federico Caffè, lavora per alcuni anni come giornalista economica e ricercatrice. Inizia la carriera di scrittrice nel cinema sceneggiando insieme al padre il film TV Il matrimonio di Caterina (1982) ed il lungometraggio Buon Natale... Buon anno del 1989; è co-sceneggiatrice di Ennio De Concini in Quattro storie di donne (1986) ed autrice insieme a Suso Cecchi D’Amico dei televisivi Cuore e La Storia, entrambi diretti dal padre.
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