Thursday, 19 April 2018

Book Review: Resto qui - M. Balzano


"Anche noi, come tutti, eravamo stremati dalla guerra e nello stesso tempo pieni di voglia di rinascere. Nelle giornate in cui ci sentivamo più forti ci piaceva immaginarci a casa ad ascoltare la pioggia che picchia sul tetto e noi al caldo a raccontarci storie davanti alla stufa di maiolica. Senza più affanni."

Un bellissimo romanzo su fatti realmente accaduti nei borghi di Curon e Resia in Alto Adige.
Un libro asciutto, diretto, senza fronzoli eppur così potente nelle emozioni provate dai protagonisti.
Trina ed Erich vivono una esistenza semplice che viene sconvolta brutalmente dal fascismo italiano prima e dal nazismo poi. Dalla scelta di una figlia e dagli ideali di un figlio. Ed infibe dalla costruzione di una diga che cancellerà il passato e la memoria dei borghi.
Un romanzo scritto da un uomo ma la cui voce principale è femminile,di una donna forte e semplice, che affronta tutto con energia senza davvero mai lamentarsi, ma che comunque vuole mantenere la sua identità di persona, i suoi affetti, valori, sentimenti.
Ho letto svariati romanzi ora ambientati in sud Tirolo e sempre più mi affascina la storia di questi borghi spaccati nell'identita e, soprattutto, lo stile di vita, duro, semplice eppur così puro.

Davvero consigliato.

"Badare a te e tuo fratello mi stancava subito. Soffrivo del tempo che mi mancava. Pensavo che mentre stavo con voi le cose belle del mondo andavano avanti e quando sareste cresciuti non le avrei più ritrovare."

Overall rating:  9     Plot: 9   Writing style: 9     Cover:  9


Title: Resto qui
Author: Marco Balzano
Publisher: Einaudi
Pages: 192
Publication year: 2018

The Plot:
Quando arriva la guerra o l'inondazione, la gente scappa. La gente, non Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di fare la maestra. Non ha paura di fuggire sulle montagne col marito disertore. E quando le acque della diga stanno per sommergere i campi e le case, si difende con ciò che nessuno le potrà mai togliere: le parole. L'acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale giace il mistero di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua che hai imparato da bambino è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora non resta che scegliere le parole una a una per provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia durante gli anni del fascismo. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all'improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l'altro, la costruzione della diga che sommergerà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.

The Author:
Marco Balzano è nato a Milano nel 1978, dove vive e lavora come insegnante di liceo. Ha esordito nel 2007 con la raccolta di poesie Particolari in controsenso (Lieto Colle, Premio Gozzano). Nel 2008 è uscito il saggio I confini del sole. Leopardi e il Nuovo Mondo (Marsilio, Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani). Il suo primo romanzo è Il figlio del figlio (Avagliano 2010, finalista Premio Dessì 2010, menzione speciale della giuria Premio Brancati-Zafferana 2011, Premio Corrado Alvaro Opera prima 2012), tradotto in Germania presso l’editore Kunstmann.
A questo primo romanzo hanno fatto seguito Pronti a tutte le partenze (Sellerio 2013), L'ultimo arrivato (Sellerio 2014), con il quale vince nel 2015 il premio Campiello.

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