Come sopravvivere alla catastrofe ed alla morte di una gemella/madre/figlia? Sopravvivere nel "dopo" terremoto e trovare una ragione per andare avanti e' quello che stanno cercando di fare Caterina, Marco e la nonna, i tre protagonisti di questo romanzo abruzzese.
La perdita, di una persona amata, di una casa, di un pezzo di storia, quasi di un'identita', e' centrale nel romanzo, come anche centrali sono i diversi modi in cui i personaggi affrontano il lutto ed il dolore.
Un libro tragico perche' tragici sono i fatti di quel terremoto a L'Aquila nel 2009 e di tutti quei terremoti che hanno causato distruzione e dolore (evitabili?) in Italia negli anni. Una scrittura semplice, asciutta, concisa come anche ne l precedente L'arminuta, questo e' un romanzo davvero doloroso, duro, che sa di polvere e di macerie. Forse un po' troppo asciutto per me, ho fatto fatica ad "entrare" nella storia, ad empatizzare con Caterina, la protagonista, a relazionarmi con i sentimenti che nel libro scorrono in sottofondo e vengono a galla solo per istanti, ma non a sufficienza perche' io riesca ad afferarli e farli miei.
Sicuramente un romanzo interessante per la tematica.
Overall rating: 6,5 Plot: 7 Writing style: 6,5 Cover: 4
Title: Bella mia
The Plot:
Come si possono ricomporre i cocci di una vita quando la terra trema e rimescola luoghi, prospettive, relazioni? Ritrovarsi alle prese con un adolescente taciturno e spigoloso che è quasi uno sconosciuto, inventarsi madre quando quell'idea era già stata abbandonata da tempo. È ciò che succede a Caterina, la protagonista di Bella mia, quando Olivia, la sorella gemella che sembrava predestinata alla fortuna, rimane vittima del terremoto dell'Aquila, nella lunga notte del 6 aprile 2009, lasciando il figlio Marco semiorfano. Il padre musicista vive a Roma e non sa come occuparsene, perciò tocca a Caterina e alla madre anziana prendersi cura del ragazzo, mentre ciascuno di loro cerca di dare forma a un lutto che li schiaccia. Ma è in questo adattamento reciproco, nella nostalgia dei ricordi, nella scoperta di piccole felicità estinte, nei gesti gentili di un uomo speciale che può nascondersi la forza di accettare che il destino, ancora una volta, ci sorprenda. Bella mia è un romanzo di grande intensità che parla con un linguaggio scarno ed essenziale dell'amore e di ciò che proviamo nel perderlo. Ma soprattutto della speranza e della rinascita: la rinascita di una città squassata dal sisma e la rinascita ancora piú faticosa della fiducia nella vita.
The Author:
Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Ha esordito con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Per Einaudi ha pubblicato L'Arminuta (2017), vincitore Premio Campiello 2017 e Bella mia, con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati e il Premio Vittoriano Esposito Città di Celano.