“Da quando ero piccolo ho sempre avuto la sensazione
di stare nella camera della morte, hai presente? Quel percorso che fanno fare
ai tonni nelle mattanze? Per quanto sia tortuoso, pieno di angoli e svolte,
finiscono tutti nella trappola per essere trasformati in scatolette. Ecco, per
me è la stessa cosa. Qualsiasi decisione tu prenda nella vita arrivi sempre
nello stesso posto, nella scatoletta. Ci illudiamo di fare delle scelte, ma la
strada è già segnata e questo non me lo toglie nessuno dalla testa...”
Premessa: amo Rocco, amo come parla in romanaccio de' Trastevere, amo il suo non avere peli sulla llingua, amo il suo attaccamento alle sue Clarks e i suoi loden anche con la neve, amo la sua ruvidezza e il suo lato "oscuro", ma amo anche la sua tenerezza, il suo proteggere amici e colleghi, il suo dolore, il suo parlare con il fantasma della moglie deceduta. Direi che, insieme all'avvocato Guerrieri di Carofiglio, e' il mio "eroe" maschile letterario.
Quindi ho aspettato questo settimo capitolo della saga di Schiavone con apprensione (altro che groupies degli anni '70!) e appena l'ho ricevuto, l'ho divorato. E' davvero facile rientrare nel mondo di Rocco, e farsi prendere dalle indagini, dai problemi di Rocco e da quelli dei suo agenti.
Come sempre l'umorismo del vicequestore fa morire, soprattutto quando si tratta dei due agenti D'Intino e Deruta, come pure rimane intatta la sua avversione per le varie rotture che si presentano in questura sotto vari gradi.
Ma in questo ultimo romanzo, forse ancora piu' che nel precedente 7-7-2007, Rocco appare molto malinconico, Marina e' quasi del tutto sparita e chiaramente Rocco vorrebbe che tornasse. E Schiavone fa vedere un lato molto piu' tenero di se',un lato che ha bisogno di amore e compagnia, sia impersonificati nella cagnina Lupa che sta sempre al suo fianco, che nel vicino adolescente, per cui Rocco diventa una specie di figura paterna/amico prendendolo sotto la sua ala.
Non voglio fare spoiler, quindi non vado avanti a raccontare perche' questo libro e' cosi' malinconico, tanto che alla fine avrei tanto voluto essere li' con Schiavone e dargli un super abbraccio, perche', come dice il titolo Rocco in questo romanzo mangia tanta polvere e deve affrontare tante ombre, alcune politiche, professionali, altre molto piu' private e personali.
Un libro che si legge tutto d'un fiato, che vorresti non finisse mai, un romanzo che unisce con maestria giallo, humour, malinconia, scelte di vita, amore, amicizia, valori. Una bellissima lettura (anche se per me il preferito della serie rimane sempre 7-7-2007). E ora che e' finita, non vedo l'ora che sia trasformata in serie tv con il mitico Giallini e che Mr Manzini si sbrighi a scrivere il seguito!
“Perfetto. Hai appena imparato l’articolo sette della costituzione romana che recita: uno sticazzi al momento giusto risolve mille problemi....”
Overall rating: 8 Plot: 8 Writing style: 9 Cover: 7,5
Title: Pulvis et umbra
Author: Antonio Manzini
Publisher: Sellerio Editore
Pages: 416
Publication year: 2017
Plot:
In Pulvis et umbra due trame si svolgono in parallelo. Ad Aosta si trova il cadavere di una trans. A Roma, in un campo verso la Pontina, due cani pastore annusano il cadavere di un uomo che porta addosso un foglietto scritto. L’indagine sul primo omicidio si smarrisce urtando contro identità nascoste ed esistenze oscurate. Il secondo lascia un cadavere che puzza di storie passate e di vendette. In entrambi Schiavone è messo in mezzo con la sua persona. E proprio quando il fantasma della moglie Marina comincia a ritirarsi, mentre l’agente Caterina Rispoli rivela un passato che chiede tenerezza e un ragazzino solitario risveglia sentimenti paterni inusitati, quando quindi la ruvida scorza con cui si protegge è sfidata da un po’ di umanità intorno, le indagini lo sospingono a lottare contro le sue ombre. Tenta di afferrarle e gli sembra che si trasformino in polvere. La polvere che lascia ogni tradimento.
The Author:
Antonio Manzini (Roma, 7 agosto 1964) è un attore, sceneggiatore, regista e scrittore italiano.
Ha pubblicato i romanzi Sangue marcio e La giostra dei criceti, quest'ultimo pubblicato da Sellerio nel 2017. La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo Pista nera (Sellerio, 2013) cui sono seguiti La costola di Adamo (2014), Non è stagione(2015), Era di maggio (2015), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), 7-7-2007 (2016) e Pulvis et umbra (2017). Nel 2015 ha pubblicato Sull’orlo del precipizio in altra collana di questa casa editrice. Nel 2016 ha anche pubblicato il romanzo Orfani Bianchi per la casa editrice Chiare lettere.
No comments:
Post a Comment