Tuesday 13 June 2017

Book Review: Le addizioni femminile - A. Fezzi


"Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale.
Tranne i riferimenti a te, che hai sempre sperato che il grande amore della tua vita ritornasse."


Verona e' una bellissima citta', con un sacco di monumenti storici (in primis L'Arena) e di cultura, una movimentata vita notturna e tanti ristoranti e bar. E' una citta' molto frequentata da turisti provenienti un po' da ovunque nel mondo.
Verona e' anche una citta' molto borghese, una sorta di paesello in versione gigante dove tutti conoscono un po' tutti e sanno i fatti di tutti. E' anche una citta' paesello dove le amicizie, che si stringono di solito alle elementari/medie e non cambiano poi piu' di tanto fino alla geriatria, sono importanti e molto strette, cosi' strette che a volte chi non e' nella "cerchia" giusta si sente un po' un outsider.
Detto questo, amo Verona con i suoi pro e contro e adoro tornarci per un weekend lungo e ritrovare lle solite persone, le solite routine, la placida Borgo Trento bondalara dove vivono i miei genitori (e, dove, soprattutto, c'e' il Gelatone che fa un gelato alla stracciatella da urlo!).
Tutto questo per dire che per me Fezzi parte avantaggiato, poiche' scrive romanzi ambientati nella mia Verona, e quindi si becca gia' un paio di punti solo per questo motivo. Non ho trovato nessun altro autore che basa i suoi libri esclusivamente su Verona e su luoghi, usanze in cui mi ritrovo cosi' tanto. Il primo libro di Fezzi - Ho sognato un Negroni - mi ha fatto ridere a crepapelle perche' e' un ritratto cosi' vero della "Verona da bere" che ogni riga mi faceva pensare a qualcuno di mia conoscenza o ad un episodio simile.
Con quest' ultimo romanzo, Fezzi e' piu' riflessivo e meno "pacione" rispetto ai precedenti. Le addizioni femminile e' un romanzo "di crescita", retrospettivo, in cui il protagonista, Luca - veronese 30enne proprietario di un bar nella sonnacchiosa Borgo Trento - si ritrova faccia a faccia con i suoi quattro amori passati, che ritornano da lui in carne ad ossa. E ovviamente Luca si trova a riflettere - fin troppo - su what if con ognuna dei suoi grandi amori.
Un libro sull'amore, certo, anzi su diversi tipi di amore, da quello adolescenziale, a quello piu' maturo dei trent'anni, ma soprattutto un libro sull'essere se stessi e la propria felicita' interiore e un libro sull'importanza dell'amicizia e dei solidi valori familiari.
Un libro che consiglio a tutti i veronesi che ritrovanno un bellissimo ritratto della loro citta'. ma anche a tutti i 20-30-40enni che vogliono una storia piacevole ma non sdolcinata, riflessiva ma non pesante.

Overall rating: 8   Plot: 8  Writing style: 8    Cover: 7


Title:Le addizioni femminili
Author: Alberto Fezzi
Publisher: Historica Edizioni
Publication year: 2015

Plot:
Che cosa succederebbe se gli amori passati si ripresentassero tutti insieme, a confondere passato e presente, realtà e immaginazione? È quello che capita al protagonista, Luca, barista trentenne con tutte le incertezze e le domande di una generazione. Serio ma non troppo, ingenuo fino a strappare la risata, Luca si trova assolutamente impreparato di fronte a questi nuovi vecchi incontri. Ne segue una serie di eventi inaspettati, che vengono a scombinare la sua vita tranquilla, in una Verona che, timidamente, riesce a raccontare tutta la bellezza della vita di provincia. Le aritmetiche amorose del protagonista verranno definitivamente sovvertite; un gioco del destino, in cui la realtà è più sorprendente di tutte le innumerevoli ipotesi. Il risultato dell'assommarsi dei ritorni, infatti, sarà per Luca una rivelazione ben più grande, che arriverà, sul finale a sorpresa, a mostrargli il volto dell'unica persona con cui veramente fare i conti.

The Author:
Direttamente dal sito dell'autore: "Sono nato a Verona nel 1977, terzo figlio di madre professoressa e casalinga, e padre dirigente d’azienda e cantante lirico, e tutta questa è la ragione per cui dentro di me suona sempre il Rigoletto.
Mi sono diplomato al liceo classico, mi sono laureato in Giurisprudenza e sono diventato avvocato. Ma nel frattempo ho fatto il rocker, l’attore e poi lo scrittore. Certo, tutte attività da senzadio che agli occhi della maggior parte della gente appaiono inconciliabili con quella dell’avvocato, un uomo palloso intento solamente a leggere vecchie pergamene con il monocolo."

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